Chi Siamo
Chi Siamo
Chi siamo
Per illustrare “ il sogno di Tsige ” è opportuno parlare prima di Lei: Tsige
Chi è? E’ una meravigliosa donna etiope a cui il destino non ha risparmiato né sofferenze né sacrifici, ma che nella sua vita è stata determinata da sempre e per sempre a seguire un suo cammino di impegno nell'aiuto degli altri, soprattutto dei deboli e diseredati.
Tsige Roman Gobezie è nativa di Adwa ed è stata la prima donna dell’Etiopia a laurearsi in farmacia, ricevendo all'epoca anche le congratulazioni dell’imperatore Haille Selassie. Costretta a lasciare il paese in seguito all'ascesa al potere di Menghistu, che le arresta il marito e le confisca la farmacia, va in California dove, conseguita un’altra laurea, riesce a trovare lavoro diventando dirigente di una rete di farmacie. Rimane negli USA per 23 anni.
Ritornata nel 1997 in Etiopia rimane colpita dalla povertà del paese e dal disagio della popolazione e quindi decide di dedicare il resto della sua vita a cercare di ridare dignità al suo popolo.
Fonda un’associazione negli Stati Uniti, The Gobezie Goshu, riconosciuta anche in Etiopia, e mette a disposizione tutto quanto possiede per aiutare gli anziani di questo paese.
Costruisce la prima casa per anziani in Etiopia.
Perché gli anziani ?
Perché sono gli ultimi, rifiutati dalla società e, molto spesso, ignorati anche da chi si prodiga nel sociale.
La struttura si è fatta carico di dare assistenza domiciliare agli anziani non inseribili nella struttura perché non autosufficienti e di dare un futuro ai bambini poveri della città di Adwa,offrendo loro la frequentazione di scuole con insegnanti etiopi al fine di promuovere la cultura nazionale. sono 1265 i bambini inseriti in 10 differenti scuole etiopi.
Obiettivo del progetto è l’autosufficienza con la coltivazione della terra e la vendita del ricavato, creare occupazione sul luogo, produrre cibo per l’autosostentamento, scambi e attività commerciali con recupero di fondi
Dove operiamo
Adwa e il Tigray
Il Tigray, uno scorrere infinito di catene e di valli, rocce dai colori incredibili, panorami mozzafiato, ma anche teatro di guerre, regione regolarmente colpita da carestia e siccità endemiche.
Adwa, è una città di antichissima cultura dove i figli degli imperatori venivano inviati a studiare. Crocevia per raggiungere Axum, la città santa. Ultimo avamposto della presenza della chiesa Cattolica, scacciata definitivamente dalla zona nel 1620 senza possibilità di ritorno.
La popolazione gente dai lineamenti bellissimi e dal portamento nobile, dal carattere fiero, fedelissima alla religione e alle tradizioni dei padri, ma anche stremata da una povertà giunta a livelli incredibili e da una mortalità materna e infantile tale da spegnere ogni speranza nel futuro.
Adwa è una cittadina di 47.000 abitanti circa situata nella regione del Tigray, nella parte più settentrionale del paese.
La provincia di Adwa è la più popolosa della regione. Essa è attraversata dal fiume Magog ed è anche una delle aree più fertili del Tigray. Al contrario, diverse altre province della regione patiscono enormi problemi di approvvigionamento idrico (come Axum, Macallè).
La provincia di Adwa è una provincia agricola dove vengono principalmente coltivati cereali (teff – frumento e sorgo).
L’allevamento è molto praticato dalla popolazione ed è di tipo estensivo. I bambini solitamente sono occupati durante la giornata proprio nella cura degli animali da pascolo e li seguono negli spostamenti dettati dalla scarsità di cibo.
Il settore commerciale e industriale è quasi del tutto inesistente. Sono presenti solo alcune piccole fabbriche tessili e di lavorazione del marmo.
Adwa è una cittadina in fase di espansione, caratterizzata da numerosi cantieri ed edifici in costruzione. Lo sviluppo edilizio viene però fortemente limitato dalla scarsità dei materiali da costruzione che vengono importati da Macallè, il capoluogo regionale.
PER CONOSCERE MEGLIO L’ETIOPIA
La Repubblica Democratica Federale d’Etiopia (nome ufficiale Ityjopya) è uno stato dell’Africa Orientale privo di sbocco al mare, confina a nord-est con l’Eritrea e Gibuti, ad est ed a sud-est con la Somalia, a sud-ovest con il Kenya, ad ovest ed a nord-ovest con il Sudan. Storicamente è nota anche come Abissinia. La capitale è Addis Abeba.
L’Etiopia ha una superficie di 1.133.380 Kmq ed una popolazione, secondo le stime (non esiste un’anagrafe ufficiale) del 2013, di quasi 94,1 milioni di abitanti. A causa dell’integrazione razziale linguistica che ebbe inizio sin dall'età antica, la composizione etnica è assai diversificata: i principali gruppi sono gli Amhara (o abissini), gli Oromo, i Tigrini, i Sidama e i Danachili. Tra i gruppi non autoctoni si segnalano Yemeniti, Indiani, Armeni, Greci , Italiani e recentemente molti Cinesi.
Il paese è uno dei più poveri del mondo; La speranza di vita è di 49 anni, una delle più basse del mondo. Elevatissima è la percentuale della popolazione rurale: 84% nel 2003; l’agricoltura praticata è quasi esclusivamente di sussistenza. L’economia etiopica è fortemente dipendente dai proventi del settore agricolo e gran parte degli scambi commerciali avviene a livello locale, con una limitatissima presenza nel mercato mondiale. Una delle più importanti risorse economiche del paese è costituita dalla coltivazione e dall’esportazione del caffè, la coltura di gran lunga più importante, che impiega circa un quarto della popolazione. La ricorrente siccità, sommandosi ai danni della guerra civile e del conflitto con l’Eritrea, ha spesso costretto il paese ad importare prodotti alimentari di base.
Nel corso degli ultimi decenni la deforestazione, l’eccessivo sfruttamento dei pascoli e la mancanza di un programma di gestione del territorio hanno accelerato l’erosione del suolo produttivo. La deforestazione e la desertificazione sono aggravate dall’impiego diffuso di combustibili tradizionali, come la legna da ardere, che forniscono il 95, 88 % del consumo totale di energia.
Il tasso di alfabetizzazione della popolazione adulta è del 45,1 % (2005); dal 1952, quindi, quando solo il 4% della popolazione era in grado di leggere e scrivere, l’istruzione ha segnato una notevole crescita. L’istruzione primaria è gratuita. Le attuali infrastrutture, benché ancora insufficienti, hanno ampliato in maniera significativa le possibilità di frequenza scolastica.
In Italia
La nostra associazione ha sede ad Ivrea (prov. di Torino), in via Jervis n° 98. cod. fiscale 93034790019. ed opera principalmente nella Provincia di Torino
Il Paternariato
Enti ai quali abbiamo presentato progetti e nostri partner
Regione Piemonte: assegnazione contributo progetto concernente Sicurezza alimentare e lotta alla povertà in Africa Occidentale e nel Corno d’Africa
Provincia di Torino: ha finanziato il progetto nel 2005 e 2007 per il rifacimento di un ponte e nel 2009 per l’acquisto di un generatore di energia elettrica nel 2014 ha approvato il progetto “Memorie e Futuro” per favorire la conoscenza storica sulla colonizzazione italiana e per creare un percorso di conoscenza antropologica.
Comune di Ivrea
Comune di Banchette
Comune di Bussoleno
Comune di Salerano Canavese
Comune di Locana
Comune di Rueglio
Comune di Samone
Comune di Piverone
Comune di Montalto Dora
Comune di Banchette
Comune di Bussoleno
Comune di Salerano Canavese
Comune di Locana
Comune di Rueglio
Comune di Samone
Comune di Piverone
Comune di Montalto Dora
Sindacato SPI/CGIL Provincia di Torino
Istituto comprensivo Fiano di Fiano Torinese
Scuole elementari del circolo Didattico di Azeglio
Scuola media “E. Fermi” di Piverone
Parlamentino dei ragazzi della Scuola Fermi di Piverone
Istituto Comprensivo di Pavone Canavese
Istituto Comprensivo di Favria
Istituto Comprensivo di Locana
Scuola dell’infanzia “Angelita di Anzio” Direzione Didattica Gobelli di Torino
Liceo Classico Carlo Botta di Ivrea
Scuole elementari del circolo Didattico di Azeglio
Scuola media “E. Fermi” di Piverone
Parlamentino dei ragazzi della Scuola Fermi di Piverone
Istituto Comprensivo di Pavone Canavese
Istituto Comprensivo di Favria
Istituto Comprensivo di Locana
Scuola dell’infanzia “Angelita di Anzio” Direzione Didattica Gobelli di Torino
Liceo Classico Carlo Botta di Ivrea
Kinetica S.r.l Residenza di Tina
I.P.A.B. Ospizio Furno di Piverone
Residenza per anziani S.Giuseppe di San Giusto
I.P.A.B. Ospizio Furno di Piverone
Residenza per anziani S.Giuseppe di San Giusto
Associazione ONLUS “Piccolo Carro”
Associazione Onlus Prati – Care
Associazione onlus Merope
Associazione x le strade
Associazione Vol’A di Caselle
Fondazione Buterfly
Associazione Onlus Prati – Care
Associazione onlus Merope
Associazione x le strade
Associazione Vol’A di Caselle
Fondazione Buterfly
La Municipalità di Adwa - Etiopia
The Gobezie Goshu Supporto for Destitute Elderly & Children – Adwa – Etiopia
Sweet Elementary Academy and Kindergarten School
Kidus Sefer – kindergarten and Elementary School
The Gobezie Goshu Supporto for Destitute Elderly & Children – Adwa – Etiopia
Sweet Elementary Academy and Kindergarten School
Kidus Sefer – kindergarten and Elementary School
Associazione Amici Di Adwa – Onlus
C.P. 110 – Via Matteotti 8, 440042 Cento (FE)
Telefono/Fax: 051-6836117
Cellulare: 346 8792073
Email: info@amicidiadwa.org
C.P. 110 – Via Matteotti 8, 440042 Cento (FE)
Telefono/Fax: 051-6836117
Cellulare: 346 8792073
Email: info@amicidiadwa.org
Associazione MOXA ” Modena per gli altri
c/o Polisportiva Modena Est
Via Indipendenza, 25
41100 Modena
Email: info@modenaperglialtri.org
c/o Polisportiva Modena Est
Via Indipendenza, 25
41100 Modena
Email: info@modenaperglialtri.org
Chiesa Ortodossa Tewahedo Etiopica Debre selam Medhane Alem
Via Pietro Baiardi, 4
10126 Torino
Via Pietro Baiardi, 4
10126 Torino
SINDACATO PENSIONATI ITALIANI Lega di Ivrea
via Miniere 9 10015 Ivrea
Telefono 012548371
Fax 012545984
via Miniere 9 10015 Ivrea
Telefono 012548371
Fax 012545984
In Italia ed Etiopia
Il nostro scopo è supportare Tsige e la sua organizzazione ad essere autosufficiente, realizzare gli obiettivi di breve e di lungo termine.
L’Africa non ha bisogno di finta solidarietà, ma ha bisogno semplicemente di giustizia. Fino a quando l’Occidente continuerà a sfruttare l’Africa, tenendo la popolazione nell'ignoranza, nella disinformazione, nella disorganizzazione, nella dipendenza economica e culturale, non si potrà parlare di vero aiuto.
Anche gli Italiani hanno delle pesanti responsabilità verso l’Africa, in specie verso quella porzione di Africa che ha avuto la ventura o la sventura di finire sotto la sovranità italiana. Due milioni di italiani sono andati nel Corno d’Africa e nel bene e nel male hanno lasciato segni della loro presenza.
Sono fatti che vanno ricordati, sono fatti che legano il nostro Paese in qualche modo a questa terra, che devono spingere a voler costruire legami nuovi e migliori.
L’Etiopia ha affascinato per lunghi anni gli italiani che si sono spinti alla fine dell’800 su queste terre per conquistarle. Ma con la sconfitta di Adwa (1896), che è stata definita all’epoca il peggior disastro militare mai subito da una potenza europea in Africa, dovettero desistere. Negli anni successivi, con il fascismo, il sogno della conquista ci ha di nuovo portato in Africa per “civilizzare” questa terra.
E’ stato un obiettivo perseguito con cinismo, utilizzando qualsiasi mezzo per sottomettere popolazioni intere. Va ricordato l’abbondante utilizzo di armi chimiche e l’organizzazione di diversi campi di sterminio e concentramento per la popolazione etiope.
Sono fatti che vanno ricordati, sono fatti che ci legano, in qualche modo a questa terra, che ci devono spingere a voler costruire legami nuovi e migliori.
Al popolo etiope non mancano nè la cultura nè le capacità . Sicuramente mancano i mezzi, ma ancor di più manca la fiducia nelle proprie possibilità.
Il vero aiuto, la vera solidarietà è far sì che i popoli ritrovino la fiducia, si organizzino e promuovano progetti di sviluppo realmente utili a loro stessi e non agli interessi dei capitali internazionali o dei governi locali.
Tutte le nostre attività si basano sui principi di reciprocità (chi riceve aiuto si impegna a sua volta ad aiutare
altri) e di auto-organizzazione (è l’unione della gente in un lavoro solidale ciò che può risolvere i problemi, e non solo gli aiuti delle grandi istituzioni internazionali).
Le campagne di appoggio umano sono impostate nel quadro di una trasformazione delle strutture che danno origine ai problemi e alle ingiustizie.
i Volontari
I volontari fanno capo all'Associazione in Italia che li seleziona e li prepara all'esperienza .
In Italia i volontari sono punto di riferimento per le comunità etiopi presenti sul territorio italiano e per le famiglie italiane che hanno adottato bambini etiopi, collaborano con loro per l’organizzazione di eventi, cene etniche e altro al fine di mantenere viva la cultura del Paese di provenienza e sono loro di aiuto nel processo di integrazione nel nostro paese.
Svolgono azione di sensibilizzazione verso tematiche sociali su invito degli Enti locali, delle Scuole e delle Case di Riposo coinvolte nel progetto.
Il loro intervento in Etiopia avviene annualmente per aiuto e sostegno delle attività del Progetto “The Gobezie Goshu” e per il monitoraggio delle adozioni nelle scuole e presso gli anziani.
La struttura in Adwa è attrezzata per permanenza di piccoli gruppi di volontari.